Trattamento dei dati Riders – intervento del Garante privacy


No alle discriminazioni basate sugli algoritmi. Dopo le note vicende che appena alcuni mesi fa hanno interessato vari Tribunali del Lavoro, irrogata una ulteriore sanzione di 2,6 milioni di euro, ma questa volta l’intervento è del Garante della Privacy.

Trattamento dei dati Riders: quanto tempo ha a disposizione la società per presentare ricorso

La società, che ha a disposizione solo 30 giorni per opporsi, portando la questione davanti al tribunale ordinario, all’ordinanza ingiunzione, dovrà modificare il trattamento dei dati dei propri rider in modo tale da scongiurare ogni possibile discriminazione.

Quali autorità sono state interessate

La casistica ha investito non solo la normativa della privacy, ma nel suo modello evolutivo, anche lo statuto dei lavoratori ed il coinvolgimento delle attività lavorative laddove si faccia uso di piattaforme digitali.
L’operazione è stata condotta in cooperazione con il Garante spagnolo (AEPD) per verificare il funzionamento della piattaforma digitale di proprietà della capogruppo nell’ambito di una applicazione coordinata a norma del GDPR.
Sembra infatti che gli algoritmi utilizzati per la gestione dei lavoratori non avessero dato spazio adeguato alle informative dei lavoratori sul funzionamento non assicurando anche l’esattezza e la correttezza dei
risultati dei sistemi algoritmici utilizzati per la valutazione dei rider.

Quale è stato l’oggetto della verifica

Le procedure avrebbero dovuto garantire libertà di opinione e di contestazione delle decisioni adottate mediante l’utilizzo degli algoritmi, compresa l’esclusione di una parte dei rider dalle occasioni di lavoro.
Sarebbero state quindi prescritte misure finalizzate a tutelare i diritti e le libertà dei rider a fronte di decisioni automatizzate, compresa la profilazione.

Particolare interesse ha destato il complesso sistema  di chat, email e telefonate intercorse tra i rider e il customer-care riguardo alle modalità di geolocalizzazione ogni 15 secondi con possibilità di visualizzazione su mappa del percorso, tempi di consegna stimati ed effettivi, dettagli sulla gestione dell’ordine in corso e di quelli già effettuati, feedback di clienti e partner, livello della
batteria rimanente del dispositivo etc.).

Cosa ci si aspetta per il futuro

Farà sicuramente ancora ampiamente discutere nel futuro il sistema di assegnazione del punteggio (rating), attenuato per i rider che non accettano tempestivamente l’ordine o lo rifiutano rispetto a quelli con lo accettano nell’immediatezza della richiesta.

Favorendo invece i rider che accettano nei termini stabiliti o consegnano il maggior numero di ordini (il punteggio prende in considerazione gli ordini effettivamente consegnati, l’effettuazione del check-in all’interno dello slot prenotato pochi minuti dopo l’inizio della fascia oraria, l’accettazione entro 30 secondi dell’ordine assegnato).

Ora servono misure di adattamento

60 sono i giorni di tempo assegnati per avviare le misure necessarie per correggere le gravi violazioni rilevate e ulteriori 90 giorni per completare gli interventi sugli algoritmi.
Lavoro, occupazione, privacy e sanzioni trovano sempre più spesso terreni di scontro comune che necessitano di nuove professionalità e nuovo impegno.

Studio Tirrito

Riders: qui di seguito il provvedimento del Garante della Privacy

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