Proroga del DURC: cosa fare se risulta DURC irregolare


Validità del DURC fino al 15 giugno 2020

I vari provvedimenti che sono stati assunti dal governo motivato da necessità legate al contrasto nella diffusione del COVID-19 hanno affrontato anche la tematica della validità delle certificazioni. Quindi anche del documento unico di regolarità contributiva DURC.

La proroga della validità del #DURC nel periodo CIVID-19 durerà solo fino al 15 giugno 2020

L’art.lo 103 del Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18 oltre a prevedere la sospensione dei termini nei procedimenti amministrativi, al comma 2 disponeva la validità fino al 15 giugno 2020 di tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati (tra cui il DURC), in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020.

La breve stagione dell’allungamento dei termini al 29 ottobre 2020

Le integrazioni e modifiche operate in sede di conversione con legge 24 aprile 2020 n. 27 avevano fatto pensare ad un allungamento dei termini fino a 90 giorni successivi al 31 luglio 2020 e cioè fino al 29 ottobre 2020.

Al riguardo sono stati pubblicati vari articoli da parte dei mezzi di informazione e forniti alcuni chiarimenti  istituzionali.

Il ritorno della scadenza al 15 giugno 2020

A riportare la lancetta dell’orologio del DURC alla data del 15 giugno 2020 è l’art.lo 86 del  c.d. “Decreto Rilancio” che modifica i termini dell’art.lo 103 comma 2 primo periodo del D.L. 17 marzo 2020 n. 18 convertito con L. 27/2020.

L’art.lo 86 del Decreto Rilancio precisa chiaramente che la sospensione esclude il Documento Unico di Regolarità Contributiva che conserva validità solo fino al 15 giugno 2020.

Cosa fare in caso di DURC irregolare ?

In caso di DURC irregolare gli uffici istituzionali (INPS, INAIL e Casse Edili) tendono a suggerire o il pagamento oppure la richiesta di dilazione.

Tuttavia tali procedure presuppongono due situazioni che non sempre rispondono alle esigenze ed alle possibilità concrete dell’impresa.

Il pagamento presuppone una sufficiente liquidità.

La dilazione presuppone la rinuncia a difendere e fare valere le proprie ragioni nelle sedi amministrative e giudiziarie anche di fronte alla più evidente situazione di irragionevolezza od illegittimità.

Molto spesso gli addebiti sono appesantiti da sanzioni civili ed interessi che  appaiono spropositati e fuori dalla portata normativa del sistema giuridico.

Quando le richieste economiche degli enti sono illegittime l’azienda non può permettersi di perdere tempo a ragionare su chi ha la colpa del disguido e deve pertanto con immediatezza capire da cosa nasce il problema e quale è l’intervento più immediato da attivare.

Escludendo una dilazione (che, come abbiamo già precisato, secondo la modulistica degli enti, ne condiziona l’esito di approvazione alla rinuncia a far valere le proprie ragioni senza alcun rispetto per il diritto di difesa), ogni altra soluzione non può che essere affidata a professionisti in grado o di chiarire in pochissimo tempo la questione (con diffide all’amministrazione) o di promuovere le azioni giudiziarie più urgenti ed adeguate alla vicenda.

Quando è in corso una causa di merito tempestiva (presentata nei termini), la richiesta è sbagliata od eccessiva e non ci sono provvedimenti esecutivi del Giudice il DURC non può essere bloccato.

Non può essere bloccato anche nel caso in cui l’ente non abbia seguito le procedure preavvertendo 15 giorni prima l’impresa circa la presenza di irregolarità.

Quando ci sono, chi paga i danni?

#dannodurc

Se l’impresa è rimasta vittima di disguidi amministrativi e gli enti non hanno osservato le procedure e le garanzie previste a tutela dell’impresa stessa quest’ultima dovrà dimostrare sia il comportamento colposo dell’ente che il relativo danno che ha subito.

Un esempio chiarirà meglio il concetto.

Se durante la fase concludente di una trattativa per l’affidamento di un appalto di un milione di euro per il quale era necessario, per legge, il DURC ed il documento è risultato erroneamente formato con esito negativo ci sono evidenti ragioni per valutare non solo una causa per ottenere la correzione del Certificato (DURC), ma anche per chiedere i danni all’amministrazione che ha sbagliato.

Di supporto alle imprese

Pagare o chiedere la dilazione può risultare un errore irreversibile.

#dannodurc

Lo Studio Tirrito è in grado di fornire supporto  all’impresa nella tempestiva valutazione degli elementi necessari per le azioni di risanamento contributivo e di risarcimento per Durc erroneamente negato.


 

About Avv. Vito Tirrito

Avvocato del lavoro. Tutela negli accertamenti INL-INPS-INAIL e nelle cause di lavoro.