Estratto di ruolo non impugnabile. La Corte Costituzionale dice la sua.


Spesso il contribuente apprende di avere dei debiti con il fisco o con inps, inail ed altri enti solo recandosi agli sportelli dell’esattoria. L’estratto di ruolo è servito.

Le più recenti modifiche normative negano la possibilità di far valere immediatamente le ragioni del contribuente medesimo anche nei casi di evidente violazione dei diritti. Questo spesso compromette anche il regolare rilascio del DURC che, in caso di iscrizione del debito a ruolo, è sempre compromesso salva solo la possibilità di ottenere dal giudice la relativa sospensione.

Ora la Corte Costituzionale conferma i dubbi di legittimità della disposizione che prevede che l’estratto di ruolo non è impugnabile e che  “Il ruolo e la cartella che si assume invalidamene notificata sono suscettibili di diretta impugnazione nei soli casi in cui il debitore che agisce in giudizio dimostri che dall’iscrizione a ruolo possa derivargli un pregiudizio per la partecipazione a una procedura di appalto, per effetto di quanto previsto nell’articolo 80, comma 4, del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, oppure per la riscossione di somme allo stesso dovute dai soggetti pubblici di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a), del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 18 gennaio 2008, n. 40, per effetto delle verifiche di cui all’articolo 48-bis del presente decreto o infine per la perdita di un beneficio nei rapporti con una pubblica amministrazione».

Questi dubbi, che assillano da tempo il mondo giuridico, ha spinto il giudice rimettente muovere le sue perplessità partendo dalla premessa che la disposizione richiamata costituisce norma processuale di immediata applicazione e pertanto ne va fatta applicazione anche nel giudizio sul quale dovrebbe esprimersi. I dubbi sussistono in quanto la S.C. a SS.UU. (sent. 06/09/2022, n. 26283) avrebbe sancito la norma si applica anche ai processi pendenti, qualificandola come una condizione dell’azione di natura “dinamica” e quindi con dimostrazione a carico della parte che deve così dar prova dell’attualità del suo interesse ad agire (e cioè della sussistenza delle ipotesi previste dalla norma stessa).

La Corte che ha dichiarato inammissibili le questioni, ha lasciato trasparire la fondatezza di ogni perplessità riguardo al testo dell’art.lo 12 del DPR 602/73 come modificato dal D.L. 146/2021.

Questa la pronuncia 190/2023 della Corte Costituzionale.

Sentenza 190/2023 (ECLI:IT:COST:2023:190) Comunicato
Giudizio:  GIUDIZIO DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE IN VIA INCIDENTALE
Presidente: SCIARRA – Redattore:  ANTONINI
Camera di Consiglio del 20/09/2023;    Decisione  del 21/09/2023
Deposito del 17/10/2023;   Pubblicazione in G. U.
Norme impugnate:  Art. 12, c. 4° bis, del decreto del Presidente della Repubblica del 29/09/1973, n. 602, come aggiunto dall’ art. 3-bis del decreto-legge 21/10/2021, n. 146, convertito, con modificazioni, nella legge 17/12/2021, n. 215.

Estratto di ruolo come richiederlo?

Basta recarsi presso gli sportelli ex Equitalia (ora agenzia entrate riscossioni) e chiedere l’estratto di ruolo (una volta si chiedeva l’estratto di ruolo equitalia). Gli uffici provvedono a fornire una stampigliatura con la quale è necessario recarsi subito dal professionista che assiste il contribuente per farne verificare la fondatezza e la possibilità di fare opposizione.

Le nostre considerazioni

La tutela dei diritti del contribuente (con riferimento all’indebito blocco del DURC ed all’indebita attivazione delle procedure di esazione) è la nostra priorità professionale. Per questo motivo ci teniamo a monitorare costantemente l’evoluzione delle norme e dei diritti.

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About Avv. Vito Tirrito

Avvocato del lavoro. Tutela negli accertamenti INL-INPS-INAIL e nelle cause di lavoro.