Pagamenti in contanti nulli e sanzionati
Dal 1 luglio 2018 sono ammessi solo pagamenti tracciati. Chi sbaglia paga due volte ed è soggetto ad una sanzione ridotta di € 2.000,00. A stabilirlo è la legge di …
Un accertamento ispettivo può nascere d’ufficio ovvero (come avviene nella maggior parte dei casi) discendere da una denuncia.
Nel primo caso non esistono metodi di prevenzione, ma solo metodi per verificarne lo svolgimento nella piena legalità.
Nel secondo caso invece, ci sono numerose buone pratiche di gestione del personale capaci di limitare al minimo la possibilità di una denuncia o, ove ciò sia già avvenuta, per utilizzare gli strumenti che la normativa di settore concede (D.Lvo 124/2004) per scampare alle sanzioni amministrative che potrebbero conseguirne. È quindi fondamentale, una gestione formale e distaccata durante il rapporto di lavoro (regolamento aziendale, contestazioni disciplinari, sanzioni), nonché procedere a periodici accordi in sede protetta al fine di limitare, in caso di contenzioso, l’ambito temporale di lite e la portata economica di eventuali pretese.
Tale gestione del rapporto non esclude la facoltà di denuncia, ma riduce di molto l’interesse del lavoratore ad azioni che comunque gli sarebbero limitatamente proficue.
Ove invece sia già stata presentata una denuncia è possibile che a seguito della stessa venga fissata la c.d. Conciliazione monocratica. Tale procedura consente di regolarizzare la posizione di un lavoratore senza essere soggetti alle sanzioni amministrative che potrebbero discendere da un accertamento ispettivo. Tale possibilità è un’occasione da valutare con interesse anche in una attenta valutazione di costo-opportunità.