Cambio di Mansione del Lavoratore: come seguire regole e formalità


Un motivo di scontro tra lavoratore e datore di lavoro è la variazione delle mansioni per la capacità che ha di incidere sul rapporto anche personale con una evoluzione conflittuale che a volte è imprevedibile. Si rende quindi meritevole fare qualche approfondimento sull’argomento tenendo presente che le mansioni sono un argomento di continua evoluzione nell’ambito dei singoli rapporti.

Quali mansioni possono essere affidate al lavoratore

Secondo il codice civile il  lavoratore  deve  essere adibito:

  • alle mansioni per le  quali  è  stato  assunto  o
  • alle mansioni corrispondenti all’inquadramento superiore che abbia  successivamente acquisito ovvero
  • a  mansioni  riconducibili  allo  stesso  livello  e categoria legale di inquadramento delle ultime effettivamente svolte;
  • a  mansioni  appartenenti  al  livello  di   inquadramento inferiore (purché rientranti nella medesima categoria legale).

Ogni variazione può avvenire solo nel caso in cui sia stata effettuata una modifica  degli  assetti  organizzativi  aziendali  che incide  sulla  posizione  del  lavoratore.

Il problema delle mansioni di livello inferiore 

Mansioni  appartenenti  al livello di inquadramento inferiore possono essere previste dai contratti collettivi, ma devono tuttavia essere riconducibili la medesima categoria legale.

Per maggior chiarezza possiamo affermare che, in linea di massima, non sarà mai opportuna una stabile assegnazione di mansioni da operaio a chi è stato assunto per attività impiegatizie.

Formalità richieste per il mutamento delle mansioni

Il mutamento  di mansioni deve essere comunicato  per  iscritto al lavoratore il quale ha diritto alla conservazione del livello di inquadramento e del trattamento retributivo di cui già gode; sono esclusi gli elementi retributivi collegati a particolari modalità di svolgimento della precedente prestazione lavorativa.

La forma scritta della comunicazione è prevista a  pena di nullità con riflessi importanti anche sul piano retributivo e contributivo.

È quindi sempre opportuno affiancare al mutamento di mansioni un accordo in commissione di conciliazione e comunque portare la vicenda davanti ad una commissione  di  certificazione.

In tali sedi possono  infatti essere  stipulati  accordi individuali che hanno ad oggetto la modifica delle mansioni, della categoria legale e  del livello   di   inquadramento   nonché ogni altro aspetto legato alla relativa  retribuzione.

In queste sedi sarà più chiaramente certificata l’attività di difesa dell’interesse del lavoratore sia in relazione all’esigenza di conservazione  dell’occupazione che dell’acquisizione di una diversa professionalità o di ogni altra valutazione circa l’effettivo miglioramento delle condizioni di vita.

In queste sedi il lavoratore, che già può contare su un un suo rappresentante, può anche farsi  assistere  da  un rappresentante dell’associazione sindacale cui aderisce o  conferisce mandato o da un avvocato o da un consulente del lavoro.

Assegnazione a mansioni superiori

Nel caso di assegnazione a  mansioni  superiori  il  lavoratore  ha diritto  al  trattamento  corrispondente   all’attività  effettivamente svolta.

Questa diventa definitiva,  salvo  diversa   volontà   del lavoratore, solo nel caso in cui non  abbia  avuto  luogo  per  ragioni sostitutive di altro lavoratore in servizio, dopo il periodo  fissato dai contratti collettivi o, in mancanza, dopo sei mesi continuativi.

Assegnazione ad altra unità produttiva

Il lavoratore non può essere trasferito da un’unità produttiva ad un’altra se non per  comprovate  ragioni  tecniche,  organizzative  e produttive.

Salvo che non vi siano stati importanti riassetti aziendali che hanno inciso sulla posizione del lavoratore o di previsione collegata alle previsioni contenute nel contratto collettivo ogni patto contrario è nullo. In ogni caso ogni variazione deve avvenire nel rispetto dell’ambito di categoria legale per la quale il lavoratore è stato assunto.

Mutamento mansioni impiegato: obbligo formativo

Per il  mutamento  di  mansioni  è  previsto,  ove  necessario, dall’assolvimento dell’obbligo formativo. Il mancato  adempimento pur non determinando la nullità dell’atto  di  assegnazione  delle nuove mansioni si rende opportuno nel caso di variazione di rischio lavorativo comportante nuovi obblighi come ad esempio visita medica per esposizione a fattori patogeni.

Altri aspetti legati alle esigenze di formazione ed informazione devono sempre essere valutati.

Per consulenza e preventivi 05841840275