Estratto conto previdenziale . Un piccolo artigiano con la sede in Toscana sposta la sua sede in un’altra provincia e continua a versare per sette anni i contributi alla precedente sede INPS e quando stampa il suo estratto conto inps on line si accorge che anni ed anni di versamenti non sono stati accreditati.
L’INPS (della precedente sede provinciale) continua silente a incamerare la contribuzione che lui versa regolarmente come artigiano obbligato a farlo; quando lui si accorge che nessun importo versato viene accreditato sul suo estratto contributivo inps comincia a chiedere spiegazioni.
Il piccolo artigiano cerca di ricevere spiegazioni
La questione viene prima affrontata attivando varie iniziative presso una sede dell’istituto di previdenza; fa presente che l’INPS è uno solo e che poco importa quale sia l’ufficio che ha riscosso gli importi, quel che chiede è semplicemente che i suoi versamenti trovino corrispondenza negli accrediti dei contributi dovrà andare in pensione. L’estratto contributivo che lo riguarda ne è la prova.
Contributi artigiani: non trovando risposte si rivolge all’avvocato
Di fronte alla irremovibile presa di posizione dell’INPS decisa a mantenere la sua posizione (nonostante la richiesta di restituzione delle somme in caso di mantenimento della cancellazione dei contributi) con estratto inps oramai quasi raso al suolo il piccolo artigiano si è dovuto rivolgere al giudice conferendo mandato all’avvocato per ottenere quanto riteneva gli fosse dovuto.
Precisamente ha chiesto:
- l’accredito dei contributi versati;
- oppure la restituzione delle somme che l’INPS, non si sa bene a che titolo, stava continuando a trattenere.
La difesa dell’INPS è stata articolata facendo leva su sulle formalità che ha vagamente indicato nell’ambito delle annotazioni contenute nelle procedura “comunica” registrate presso le Camere di Commercio in merito alle procedure di trasferimento della sede di lavoro da una provincia ad un’altra senza comunque fornire spiegazioni sulla mancata restituzione degli importi.
La sentenza del giudice del lavoro
Il Giudice del Lavoro di Lucca dopo avere ascoltato alcuni testimoni tra cui funzionari di una delle sedi INPS, con la sentenza n. 266 del 15 settembre 2022 ha risolto la questione estratto conto inps affermando che:
“… non è solo l’interesse del privato a vedersi una posizione previdenziale adeguata e corretta a dover essere tutelato. E’ anche l’interesse pubblico di acquisire, con la contribuzione, i mezzi finanziari per pagare negli anni i trattamenti pensionistici e garantirne la sostenibilità negli anni.”
e che:
“Ragionando ad inverso, i contributi versati dal ….. non dovrebbero essere accettati ma restituiti, i relativi anni si presenterebbero dal punto di vista previdenziale come “buchi”, ma al momento del godimento della pensione lo stato, attraverso l’ente preposto, dovrebbe pagare per detti anni a fronte di nessun versamento, un trattamento pensionistico a totale carico pubblico.” .
Nel caso dell’artigiano il Giudice ha quindi ordinato all’INPS di ricostruire la posizione previdenziale del ricorrente imputando i versamenti ricevuti alla relativa posizione previdenziale.
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SENTENZA LAV. LU 266-2022
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